Linux ha riacceso in me la passione, sopita dalla pigrizia e l'inerzia dell'abitudine, per l'informatica "vera" e la programmazione.
Un sistema operativo che copre circa il 3% del mercato desktop, poi, ti obbliga inevitabilmente a deviare da paradigmi acquisiti e tentare strade sconosciute.
Per questo ho messo a punto il mio personale "Approccio Linux", col quale cerco di affrontare le sfide del Pinguino e dell'informatica.
Poter gestire potenzialmente ogni singolo aspetto del sistema operativo, cambiandone i componenti ed adattandoli ai propri gusti ed esigenze; questo significa provare ad avere più controllo di ciò che accade sui dispositivi.
C´è chi sviluppa un'intera distribuzione a partire da un kernel, chi scrive driver in diretta su Youtube, io mi limito a costruire un ambiente personale minimale solo con il software strettamente necessario, più o meno.
Non c'è quasi nulla che non possa passare da uno script. Le capacità delle shell aiutano molto, ma si può partire anche dai più banali file bat di Windows.
Se installate Linux i problemi da risolvere non mancheranno, quando avrete trovato la quadra perderete tempo con configurazioni ed ottimizzazione, e poi vai di distro hopping. Ci vuole pazienza.
Dopo anni di ansia da scheda tecnica, forse ho capito che ciò che conta davvero è l'ottimizzazione software, quasi sempre.
6. Uscire dalla comfort zone.